Sempre su Amirani, è uscito anche Syria del duo A-Septic, un altro pianista, Simone Quatrana, e il sax tenore di Stefano Ferrian. Nessun tributo, qui, ma sette improvvisazioni giocate sull’alternanza di umori, tra sequenze fluenti, dense macchie di note, energia e quasi veemenza da un lato, e momenti più scavati, evocativi, a volte persino aerei, dall’altro. Sempre nel segno di un’apprezzabile gusto per la ricerca, che forse fa un po’ difetto a un terzo pianista, il cinquantenne romano Francesco Venerucci, jazzista part-time (scrive parecchio, specie musiche di scena), che in Early Afternoon (Dodicilune, incisioni del 2011) ospita in quattro pezzi su dieci il grande Dave Liebman al sax soprano. Vi si coglie una certa maniera, e scolasticità, un approccio un po’ troppo incline al classico, benché gli episodi di pregio non manchino.